Parlando di Mindset e Leadership con Livio Sgarbi (parte 1)

Dal Talento al Successo: il Mindset Vincente del Titolare di Studio Dentistico

Ciao e Benvenuta o Benvenuto in questa nuova puntata di Grassi Risultati in Odontoiatria.

Sono molto felice che ti sia imbattuto in questo episodio perché abbiamo un Ospite davvero molto speciale: Livio Sgarbi, mio “partner in crime” da una vita.
Lavoriamo insieme da un sacco di tempo – te lo svelo meglio all’interno della puntata – però io e Lui insieme, abbiamo creato la nuova EKIS: l’Azienda ha 24 anni e quindi diventa molto semplice fare i conti.

Livio è presidente di EKIS ed è anche il creatore del nostro programma Master in Coaching: il programma con il quale stiamo formando e certificando i Mental Coach.

Lui è la Persona che ha portato il Mental Coaching in Italia, è stato in assoluto il primo, ha avuto questa grandissima intuizione e poi ha sviluppato tutto questo mondo e il mondo dello sviluppo personale.
Lo dico io (e ovviamente sono di parte) ma anche a detta della maggioranza degli Esperti del settore, è certamente la Persona di riferimento in Italia oggi per lo Sviluppo Personale e da sempre per il Mental Coaching.

Ed è qua, perché lo voglio intervistare e insieme a Lui voglio parlare di atteggiamento mentale.

All’interno di questo Podcast parliamo di strategie e tante volte abbiamo parlato anche dell’atteggiamento mentale e di quanto il Mindset del Titolare, sia un pezzo fondamentale dei risultati dello Studio.

Beh, all’interno di questo episodio, voglio farti sentire anche il punto di vista di Livio relativamente a queste cose. Credo che questa intervista sarà bella lunghetta quindi sono quasi certo che la spezzeremo almeno in due parti.

L’obiettivo di tutto ciò, è permetterti di avere alcune idee, alcuni spunti, alcune tips per poter sviluppare un atteggiamento più utile alla tipologia di risultati che stai cercando.

 

Quale formato scegli?

 

A questo punto puoi decidere se ascoltare questo argomento grazie alla puntata del podcast “Grassi Risultati in Odontoiatria”, guardare il video oppure se immergerti nella lettura delle mie parole. A Te la scelta!

Qui sotto puoi ascoltare il podcast.

 


Qui puoi guardare il video.

 

 

 

Oppure continua a leggere.

***

Andrea:

Ciao Livio, benvenuto qui nel podcast.

Livio:

Ciao Andre, grazie per avermi invitato.
Ho sempre sentito parlare del tuo fantastico podcast e eccomi qua finalmente!

Andrea:

Era ora, era ora che ci fosse, perché abbiamo scavallato ormai i due anni di questo podcast.

Livio:

Mamma mia, quante puntate hai fatto?
Hai scavallato le …?

Andrea:

Allora, a dire la verità, ho perso il conto… Questa dovrebbe essere tipo la 118 e qualcosa, non ricordo con esattezza. Ho perso il conto anche perché, io spesso registro le puntate in maniera anticipata rispetto a quando escono, quindi sicuro abbiamo passato i due anni.

Livio:

Ecco! E se ti conosco, non hai mancato una settimana.

Andrea:

Esatto. Tutti i venerdì. Tutti i venerdì esce un episodio.
E considera che adesso siamo io e Te che stiamo chiacchierando.

Tu immaginati i miei sproloqui di 45 minuti, parlando in un microfono ai Titolari di Studio Dentistico rispetto a cosa fare per aumentare le performance. Cioè, probabilmente se trascrivo tutto, viene fuori un’enciclopedia.

Livio:

Beh, ogni tanto ai corsi che faccio io soprattutto a Una volta per tutte mi arriva a salutare qualche Dentista che segue i tuoi corsi e soprattutto seguono il tuo podcast.

E mi dicono: “Guarda io in macchina oramai non sento più la radio, ho sempre la voce di Andrea che va con il suo podcast perché ne approfitto mentre mi sposto da una parte all’altra.”

Andrea:

Pensa che una volta un Dentista, al primo appuntamento del percorso di tutta l’implementazione del Sistema Operativo Profit Monday mi ha detto: “Come mi fa strano sentire la tua voce così… Sai io ti ascolto sempre tramite il podcast…”

Al che gli ho detto: “Beh immagino che sia diverso sentirla dal vivo…”

E Lui: “No no, è che in macchina io solitamente ho 20-25 minuti. Tu fai le puntate di mezz’ora / 40 minuti e io ti ascolto a 1,5x  e quindi la tua voce è diversa. Mi rendo conto che parli molto più lentamente.”

E io gli ho detto: “No, forse il fatto è che Tu ascolti accelerato e ti sembra che io parli molto più velocemente.”

Però è vero, sì: io consiglio a tanti Dentisti di venire a fare il corso Una volta per tutte.
Perché, sì ok, la strategia, tutto il sistema e il metodo di gestione dello Studio Dentistico ma poi è anche tanto vero che la testa del Titolare – di un Imprenditore in generale o di una persona che ha un’Attività – fa tanto la differenza.

Ed è proprio il motivo per cui ti ho chiesto di venire qua perché credo che Tu sia la persona in assoluto migliore, per parlare con i Dentisti di questa parte.

 

L’impatto dell’atteggiamento sui risultati dello Studio Dentistico

 

Andrea:

Ecco perchè il primo ambito sul quale mi vorrei concentrare in questa, chiamiamola intervista (che fa figo), è quanto dal tuo punto di vista l’atteggiamento fa la differenza nei risultati di un’Attività.
Quando questa Attività, di fatto, è gestita da un Dentista.
Ma anche, visto che ci sono anche persone che ascoltano questo podcast che non sono titolari di Studio Dentistico ma sono Piccoli Imprenditori di altri settori, quanto questo fa la differenza?

Mi piacerebbe tanto sentire la tua visione su questo e soprattutto che i Titolari di Studio sentissero dalla tua voce queste cose.

 

Perché il talento non basta

 

Livio:

Ti ringrazio intanto per la domanda perché Tu mi conosci molto bene e sfondi la classica porta aperta.
Nel senso che sono molto contento di parlare di questo argomento, perché è da sempre, da sempre, un argomento, chiamiamolo cavallo di battaglia.

Perché?

Perché credo profondamente che l’aspetto dell’atteggiamento sia l’altra parte fondamentale del successo quando noi ci attiviamo in qualche cosa. Non soltanto in ambito imprenditoriale. Vale per gli sportivi, vale per un Genitore, vale in qualsiasi ambito.

Cosa intendo?

C’è una parte puramente tecnica che va espletata e messa in campo quando noi ci attiviamo per un qualcosa, pensa allo sport…

Usciamo per qualche istante dal mondo dell’imprenditoria e andiamo nel mondo sportivo che di riffa di raffa, più o meno tutti conoscono.

Nello sport Tu devi avere un’abilità tecnica, che poi è molto legata al tuo talento, alle cose che sai fare bene, e devi allenarla. Devi essere bravo tecnicamente.

Qua ad esempio, nell’ambito Odontoiatrico, devi essere un bravo medico, un bravo Odontoiatra, devi saper fare bene le cose per cui hai studiato, per cui ti sei preparato e che rappresentano il vero servizio che Tu eroghi ai tuoi Pazienti.

Io calciatore, io tennista, devo essere bravo a giocare a calcio, devo essere bravo a giocare a tennis: lì esprimo il mio talento.

Il talento però, senza esercizio, senza strategia, fa difficoltà a esprimersi.
Ed ecco perché è importante apprendere delle strategie, ecco perché è importante avere tecniche, abilità, competenze che ti permettano di scaricare i cavalli a terra.

Dall’altra parte però, il mondo, ahimè, purtroppo è pieno di talenti, di abilità, di competenze straordinarie – evidentemente conseguite e possedute da Persone abili e capaci – che però non riescono a ottenere il successo che meritano. E questo per altre questioni che difficilmente sono legabili e legate alle loro capacità e ai loro talenti.

Qual è questo discrimine?

Tutto il mondo che appartiene alla mente. Tutto l’atteggiamento mentale.

 

Cos’è l’atteggiamento mentale

 

L’atteggiamento mentale è quello che permette ad una persona di rialzarsi dopo le sconfitte, di non pensare ai problemi e alle difficoltà che ci sono per chiunque.
Anzi, a maggior ragione per un imprenditore o un’imprenditrice: sono all’ordine del giorno. I prodotti,  i Pazienti, i Collaboratori, i Fornitori, i pagamenti… insomma ne abbiamo più di mille.

Vederli non come degli ostacoli al nostro successo, ma affrontarli con un piglio diverso e renderli addirittura dei trampolini di lancio per il nostro successo.

Allora la domanda che dobbiamo farci è:

É possibile a parità di competenze e di strategie, far sì che il nostro atteggiamento acceleri dei processi di successo?

La mia risposta è assolutamente sì.
Non solo perché la penso direttamente personalmente così. Ma perché il mio lavoro, di Trainer e soprattutto di Coach a fianco di tantissimi Professionisti e tantissimi Imprenditori, mi permette oggi di dire senza veramente grande paura di smentita che sì: l’atteggiamento mentale fa la differenza.

Quindi, immaginalo affiancato alla capacità tecnica e al talento, ecco, l’atteggiamento mentale è quello che permette ad una Persona capace di diventare un campione. Un numero uno. Una persona che eccelle e che si estrae dalla mediocrità, dalla normalità.

Andrea:

Io spesso faccio questo discorso ai Titolari di Studio, quando iniziano il percorso implementazione del Sistema Operativo Profit Monday. Li faccio riflettere su questa cosa, che fa tanto da specchio, anche se lo prende da un lato diverso, al discorso che stai facendo.

Tante volte faccio riflettere Loro che ogni mese, in quella stanza a Verona (dove poi c’è la sede operativa dei corsi di Accademia) ci sono diversi gruppi di Persone.
Le Persone cambiano e ci sono sempre io, che dico le stesse cose. Loro si portano a casa gli stessi identici strumenti: la metodologia è quella, i protocolli sono quelli, fanno la stessa attività avendo uno Studio Dentistico.

Eppure alcuni di loro ottengono 100, altri di loro ottengono 50, altri di loro ottengono 0.

L’unico elemento discriminante, è quello che mettono loro nella applicazione pratica di quelle competenze che hanno appreso.
E tanto di quello, passa da questo concetto molto ampio di atteggiamento mentale, che cambia il modo in cui affrontano la realtà, le sfide che gli capitano davanti.

E quindi..


È un fatto che l’atteggiamento mentale, in maniera totalmente naturale, può diventare un grossissimo ostacolo per le Persone.

Ok, allora dici “Sì, con assoluta certezza l’atteggiamento mentale modifica i risultati”.
E in me trovi un fido alleato su questo discorso.

 

Modificare l’atteggiamento mentale

 

A questo punto ti chiedo:

Quanto l’atteggiamento mentale è una cosa con la quale noi siamo nati e fa parte del nostro set di dotazione genetica, o quanto invece è un qualcosa che può essere plasmato e modificato? Da dove arriva, dove lo possiamo portare?  

Livio:

Ovviamente, la tua natura molto pratica e pragmatica, immediatamente va al nocciolo della situazione…!
È una domanda super puntuale, perché quello che si pensa è che:

“Sai, io sono nato così, sono così e quindi… Tanto non posso cambiare…”

Io questa cosa Andre, l’ho indagata fino allo sfinimento.

Nel senso che ho cercato di comprendere, ma davvero – intanto con me stesso – se io fossi così per mia natura, per educazione, per tutta una serie di cose.
L’ho presa e rigirata veramente come un calzino da tutti i punti di vista.

Allora, ad oggi, la mia opinione in merito è la seguente.

 

Temperamenti e predisposizioni

 

Livio:

Come anche per un discorso puramente biologico, esiste una sorta di predisposizione che Rudolf Steiner chiama temperamenti. Ognuno di noi, nasce con un temperamento predominante rispetto ad altri.

Lui ha indagato in maniera molto forte, i motivi per cui veniamo al mondo con determinati temperamenti, piuttosto che altri. Io ho studiato quello che Lui altri pensatori della storia hanno teorizzato e mi sono fatto la mia idea.
Diciamo però, che non è qua il momento di indagare come mai noi nasciamo con determinate attitudini caratteriali. Di fatto quella è la nostra predisposizione.

Facciamo un’analogia che ai Dentisti sicuramente sarà più semplice da acchiappare, con la biologia umana.
Parliamo di DNA: ognuno di noi nasce con determinate predisposizioni genetiche. Predisposizioni che ci dicono ad esempio, gli occhi azzurri, i capelli in un certo modo e altre predisposizioni.

Poi, il fatto che noi in effetti nella nostra vita andremo a realizzare quella trascrizione genetica riportata nel nostro genoma, non dipende solo da quella scrittura. Ma dipende – e questo ce lo dice oggi l’epigenetica – dal nostro stile di vita, dal fatto che determinati geni – che è vero che ci sono – vengano attivati da delle proteine oppure no.

Per cui, io ho una predisposizione, l’attivo ed ecco che eseguo il programma trascritto.
Io ho una predisposizione, non l’attivo perché il mio stile di vita fa sì che quel gene non venga attivato e io non eseguo quella trascrizione. Perché è come se mancasse il tasto <<esegui>>. Quindi c’è la predisposizione ma non si esegue.

Possiamo dire che i nostri temperamenti, sono una macro struttura genetica del nostro atteggiamento. Ma poi c’è tutto il resto da quando siamo nati, che rappresenta quell’epigenetica, quello stile di vita.

Quindi, la nostra educazione, i nostri genitori, i nostri fratelli e sorelle, i nonni, gli zii, le persone vicine a noi, gli ambienti che abbiamo frequentato, l’educazione, le esperienze di vita che abbiamo vissuto soprattutto nei primi anni…ecco che, l’insieme di queste cose hanno a un certo punto fatto eseguire determinate attitudini nostre caratteriali.
E quindi fa sì che oggi, ad esempio, una persona possa essere un pochettino più suscettibile a determinate ansie e paure. Che tenda a vedere più il negativo del positivo, che tenda a lamentarsi di più, rispetto all’altro che invece sia portato a trovare più soluzioni.

Alla luce di ciò, in definitiva, posso dire che esiste una sorta di predisposizione.
Ma in maniera categorica e forte, oggi dico sempre di più, che quella predisposizione non dice nulla rispetto a quanto poi noi oggi veramente manifestiamo rispetto al nostro atteggiamento mentale.

 

Cosa influenza l’atteggiamento mentale

 

Livio:

L’atteggiamento mentale è fortemente influenzato da due fattori: ciò che viviamo e sopra questo, il significato che diamo a ciò che viviamo.

Perciò è assolutamente modificabile.

Ed è infatti, una delle cose su cui cerco di lavorare nei 3 giorni del corso Una Volta per Tutte (non a 360 gradi perché non c’è il tempo in soli tre giorni).
Andiamo a lavorare su quelli che sono alcuni aspetti del proprio atteggiamento mentale, che stanno a monte. Perché c’è una serie di macro-categorie di atteggiamento mentale che noi quotidianamente inconsciamente decidiamo di seguire e di fare nostra oppure no.

 

Assumersi il 100% di responsabilità di ciò che accade: protagonista o vittima?

 

E una di queste, ad esempio, è il grande spartiacque del io sono responsabile della mia vita e dei miei risultati oppure io sono vittima di quello che mi sta accadendo nella vita e non posso farci nulla.

Questo è il macro primo grande spartiacque, quando una persona decide di pensare:

“Guarda, nel bene e nel male, quello che mi sta succedendo è afferibile, apportabile a me e io posso farci qualcosa”, oppure no.
Della serie: “È la sfiga, il mio carattere, la mia educazione, comunque non dipende da me ma da qualcos’altro”.

Quindi, in questo secondo caso, assumo il ruolo della vittima, non sono un Leader, non sono il protagonista. Sono l’oggetto, non il soggetto.

E questo Andre è ciò che credo (la tiro un pochettino con l’accetta, è tagliata grossolana ma è per intenderci).
Io credo che un buon 80% delle Persone che non ottengono risultati nella vita, venga soprattutto da questo primo spartiacque.

Cioè il sentirsi vittima della propria vita, delle circostanze magari avverse in qualche caso, e non assoluto Protagonista anche nei casi in cui avvenga qualcosa di negativo.

 

L’Atteggiamento mentale del Titolare di Studio Dentistico

 

Andre:

Sono tanto d’accordo su questa cosa.
Io lo vedo tantissimo, con dei riscontri oggettivi numerici, con i risultati dei Dentisti.

Tra l’altro, credo che una delle caratteristiche che renda il nostro lavoro così efficace con i Titolari quando c’è il supporto di un Dental Business Coach, è che i nostri DBC sono tutte persone che sono passate dal nostro Master in Coaching. E quindi hanno acquisito determinate competenze per la “gestione” anche dell’atteggiamento del Cliente e non soltanto della parte tecnico-strategica.

E tra le Persone che non ottengono grossi risultati è evidente una cosa.
Cioè, se io prendo la categoria delle Persone che ottiene meno risultati con un Sistema che ormai ha provato in mille modi di essere esageratamente efficace (perché basterebbe una Persona che ottiene risultati per dire che funziona), tra tanti di quelli, quando ci sono i Coach e possiamo parlare del perché stanno arrivando o non stanno arrivando i risultati, quasi sempre la ragione è <<Devo fare del lavoro con il Titolare, perché è il Titolare il problema>>.

Ma nella realtà del Titolare, la responsabilità del fatto che i risultati non arrivano, sono del personale che non ci tiene e del fatto che <<è facile ottenere i risultati a Milano io sono al sud>>. E poi è buffo parlare con la stessa categoria di persone di Milano che dice <<è facile ottenere risultati al sud io invece sono a Milano…>>.

Mi ritrovo abbastanza con quell’80% di cui parlavi.

Così come è altrettanto vero, che se io vado a prendere i risultati dei Titolari di Studio – che magari hai visto anche Tu durante il Laboratorio A++ parlare sul palco condividendo i loro risultati e le loro strategie con tutti gli altri Clienti di Accademia – uno dei loro cavalli di battaglia sì, magari è la strategia che stanno presentando in quel momento ma a monte è governata da una qualità di atteggiamento che avevano lì e doveva semplicemente trovare la giusta strategia per essere scaricata a terra.

E qualcun altro che invece ha costruito, rendendosi conto che poi, era quel suo atteggiamento lì il limite maggiore.
Perché, sai che sono un appassionato di motorsport, ed è come dire: hai la miglior auto della griglia di formula 1 e il pilota sei Tu. La differenza la fai Tu, la macchina non si guida da sola.

Quindi, provo a ricapitolare quello che dicevi in maniera super semplice.

Siamo nati con una dotazione. Parte di questa dotazione si è attivata e un’altra parte no, fatto sta che è principalmente il nostro atteggiamento conseguenza del tipo di esperienza che facciamo e del significato che gli diamo.

Quindi nasciamo in un modo e arriviamo in un altro. Ok.

Se io oggi sono all’interno di un mindset, di un atteggiamento, che non è quello utile alla tipologia di risultati che voglio modificare. E magari sono una persona che, nell’esempio che facevi, dà la responsabilità o dà la colpa ai risultati o alla mancanza dei risultati a ciò che è attorno, invece di sentirsi il vero responsabile di ciò che gli accade nella vita.

Ok, ho capito che questa cosa non è efficace: posso saltare dall’altra parte della barricata?
C’è modo per farlo?

 

Come cambiare il proprio mindset per raggiunge i Risultati

 

Livio:

Ovviamente sì. E ti dirò di più!  Cambierei anche il vocabolo: non “posso” ma “devo”.

Cioè, nel momento in cui senti una chiacchierata come questa o semplicemente sei consapevole del poter ottenere e fare di più nella vita, perché quello che stai facendo senti che ti va stretto per una serie di motivi che non stiamo qua ad indagare, lo devi fare.
Perché quel salto lì è fondamentale.

Come dici Tu, non puoi pensare di ottenere risultati con una strategia se, per quanto sia funzionale e straordinaria, è eseguita male.

Vedi, io faccio un webinar che si chiama Execution che dice: “Vuoi ottenere successo? Devi essere un bravo esecutore delle tue cose.”
Non solo una buona strategia, perché se poi quella buona strategia non la applichi con maestria i Risultati tardano ad arrivare.

Se la strategia è giusta, Tu sai che ti porta lì. Poi la questione è: come mi porta/quando ci arrivo?

Ecco, questo è l’execution.
E Tu devi, a un certo punto, capire quali sono le logiche che permettono ad un’execution di essere veramente di successo.

Se hai l’atteggiamento sbagliato, è difficile che Tu possa eseguire le tue strategie nella maniera migliore in assoluto.

Per cui, in primis, sì: si deve fare quel salto.
Ma come si può fare quel salto, se ho vissuto in una realtà che mi ha plasmato così come sono adesso?
E come faccio a uscire fuori da una realtà dove sono stato immerso per una vita?

Ecco, dentro questa domanda che una persona deve fare a sè stessa c’è tutto sommato, anche implicita, in qualche modo la risposta: devi uscire da quell’ambiente lì.

In che modo?
Ad esempio, ti dico la cosa migliore in assoluto: cerca un mentore.

 

L’importanza del Mentore e del Gruppo dei Pari: come cambiare il proprio “ambiente”

 

Livio:

Cerca una persona di cui ti fidi che ha fatto “questa cosa”, che è per Te un modello di riferimento straordinario che vuoi acquisire, che sei consapevole di non avere ancora ma che vuoi allenare.

Ad esempio, se io voglio allenare il mio fisico che è non allenato o fuori forma, ho bisogno di trovare un Personal Trainer.
L’ideale, è che per me – se voglio veramente far funzionare questa strategia – questo Personal Trainer sia un esempio, un modello di ruolo per me.
Perché immediatamente, nel vedere questa persona all’opera, tutti i miei neuroni specchio e il mio sistema si allineeranno.

Se invece ho di fronte una persona che mi dice le cose giuste ma non è allineato, non è un modello di ruolo e non sarò portato ad essere allineato e consistente nel seguire le sue indicazioni.

Quindi, la prima cosa, è trovare un ambiente nuovo che sposa quell’atteggiamento mentale nel quale immergermi.

Questa è la soluzione migliore in assoluto.

Per cui, facendo l’esempio di Accademia, significa: seguire il podcast, venire agli eventi, rimanere in contatto con altri Colleghi che sono in quello stesso percorso.
È il potere del Gruppo dei Pari, cioè delle Persone vicine a Te che stanno andando tutte in una direzione. Perché è grazie a questo che Tu, anche quando sei in quella giornata in cui “non stai bene”, ti muovi in quella direzione, anche solo per osmosi.

Esattamente come facevi prima, quando eri “nell’ambiente” che ti ha modellato con un atteggiamento sbagliato. Quell’ambiente che ti ha modellato con un atteggiamento sbagliato, non è per forza un ambiente cattivo. Perché magari è il tuo ambiente di vita, dove sei cresciuto, la tua Famiglia, la tua educazione, la tua Città, il tuo Paesello, la tua Università, quello che sia.
Non è da condannare.

Il fatto è, semplicemente, l’output di quella cosa lì, oggi non mi sta più bene e devo modificarla.
Per cui mi devo immergere in una nuova realtà. E l’ideale è avere un punto di riferimento per poter dire “Io guardo dove quella stella polare lì e mi oriento in quella direzione”.


Trova qualcuno che ha quell’atteggiamento e che ti può aiutare a sviluppare l’atteggiamento giusto per ottenere quel risultato.

Piccole cose, davvero piccole cose.

Ascolta davvero il podcast, leggi dei libri, frequenta fisicamente oppure virtualmente online quei posti dove sai che vengono erogati, trasmessi e condivisi quegli approcci alla vita e al successo.

Posso fare un esempio concreto?

Il rapporto con il denaro

 

Uno degli atteggiamenti più importanti è quello legato al denaro.

Tu che ci lavori con queste cose, sai bene che spesso ci sono imprenditori che magari lavorano come dei pazzi e alla fine non tengono in tasca niente.

Andrea:

Sì, hanno la capacità di annientare tutto quello che producono per una ragione o per un’altra.

Livio:

Esatto. E se Tu vai a vedere tecnicamente come è stato possibile, c’è ovviamente una ragione tecnica.
Sono le tasse, i costi troppo alti, gli incassi che non sono mai nei tempi giusti, i prezzi che ti fanno gli amici, le spese in casa eccessive, ecc.

C’è sempre un motivo tecnico affinché questa cosa accade.
Ma è evidente che il motivo profondo che fa sì che quella evidenza tecnica si manifesti, è sull’atteggiamento rispetto al denaro. Perché magari l’educazione, la famiglia hanno inculcato il pensiero che “il denaro è…”.

Questo atteggiamento, fa sì che quella persona nonostante lavori e guadagni anche bene, non realizzerà mai ricchezza. Non creerà abbondanza.

Ora, qui la questione è puramente di atteggiamento.
E se io volessi cambiare atteggiamento, allora dovrei smettere di stare immerso in quell’ambiente e iniziare a dire “Ok, Chi è un esempio di persona che magari, anche guadagnando meno di me, ha messo via più denaro?” .
Voglio capire qual è il suo atteggiamento. E quindi, come si dice in gergo tecnico, mi modello (detta in maniera molto più semplice e meno raffinata “lo copio”).
Per cui mi modello, lo prendo come esempio, cerco di fare miei alcuni – non tutti – alcuni aspetti di approccio al denaro (in termini di significato dato al denaro e anche di abitudini) che siano appropriati a quel tipo di risultato che io voglio ottenere.
Perché io non sono in grado di farlo, sennò l’avrei già fatto e avrei già ottenuto quei nuovi risultati.

Quindi devo avere l’umiltà di capire che il mio approccio mentale “è sbagliato” rispetto a quello che io vorrei, perché mi sta producendo i risultati sbagliati.

Quindi, anche qui, prendo come riferimento un Mentore, prendo come riferimento un Gruppo dei Pari che mi può aiutare nei momenti di difficoltà e poco alla volta, il mio atteggiamento cambia un passo alla volta.

Una cosa che io ho verificato venendo al Laboratorio A++, è vedere una categoria professionale, bene o male, che condivide praticamente uno stesso atteggiamento rispetto al proprio lavoro.

Questa è una Forza.
E spero davvero, che ogni Persona che c’è lì, si renda conto di che Forza inconscia sia essere immersi in quell’ambiente lì. Che se Tu poi, lo abbini a delle strategie, è quasi matematico che Tu ottenga il successo che vuoi.

Ora, c’è una cosa importante che è stata studiata e che poche persone sanno e cioè che…


il nostro inconscio tende a farci comportare in diretta proporzione a quella che è l’aspettativa del Gruppo dei Pari.

Vale a dire, a quello che le Persone vicine a noi si aspettano da noi.

Capisci quindi che se io sto in un “ambiente sbagliato”, in cui ci sono Persone che si comportano in maniera non virtuosa imprenditorialmente, umanamente o professionalmente, che lo voglia oppure no, io verrò influenzato da quei comportamenti lì. E mi allineerò a quelli, anche se non lo voglio.

Ci vuole la grande forza per uscire fuori da lì.

Invece, se mi immergo in un ambiente dove mi giro e c’è il Collega che dice “Io ho fatto questa cosa… Ho fatto fatica ma adesso guardate, ho fatto quest’altro…”, è un nutrimento per quella parte epigenetica che ci permette, là dove è il caso, di cambiare quegli aspetti del carattere e acquisire un atteggiamento mentale potente.

 

L’unione di competenze e atteggiamento

 

Andre:

Mentre parlavi mi è venuta in mente una analogia che facevamo ai tempi del nostro corso Da 0 a 10: c’era un bellissimo esempio che si faceva alle Persone per parlare un po’ di quello di cui stiamo parlando adesso.

E cioè il fatto che il telefonino, performa per come performa per due cose.
Il software, che è fatto da quell’insieme di competenze e strategie di cui parlavamo prima. E poi anche l’hardware, cioè la componentistica (il tipo di schermo, il processore, la memoria).

Un software fighissimo con un hardware antiquato non performa; un hardware fighissimo, quindi un atteggiamento mentale meraviglioso ma senza competenze non performa.

E allora, mentre ragionavo su questo, mi è venuta in mente una domanda per Te.

L’hardware di questo telefono è tante cose. Ed è un po’ l’elemento atteggiamento della persona.

Qual è secondo Te, dal tuo punto di vista, il set di componenti vincenti dell’atteggiamento di un Titolare di Studio Dentistico, un Piccolo Imprenditore, una persona che comunque gestisce una sua Attività.

Perché l’atteggiamento è qualcosa di tanto ampio.
Prima ad esempio una di queste cose l’hai citata tantissimo, è cioè essere una Persona che si considera nel bene e nel male, responsabile di quello che gli capita. E cioè mi è capitata bene, dipende da me, mi è capitata male, dipende da me. Perché lì posso intervenire.

Cos’altro? Cioè per dare elementi a quest’entità astratta dell’atteggiamento…

 

3 componenti dell’Atteggiamento di Successo

 

Livio:

É una bella domanda…

Faccio un passo indietro, prendo la rincorsa, così per definire una cosa che noi diamo un po’ per scontato e forse non è così per Tutti.

Allora, alla domanda “Livio dammi qualche suggerimento, secondo la tua esperienza, per ottenere successo oggi, io voglio fare l’imprenditore …Quali sono le cose che oggi sono fondamentali?”  la prima cosa che dico (che ho imparato da te) è saper leggere i numeri.

 

Saper leggere i numeri

 

Livio:

I numeri sono fondamentali e devi saperli leggere. Che sia il bilancio, che sia il cash flow, che sia il break even, che siano tutti quegli indici che ti dicono come stai andando.
É come farsi l’esame del sangue una volta ogni X tempo.

Di fatto i numeri ti consentono di avere dei dati oggettivi che ti dicono dove stai andando e come ci stai andando.

Quindi devi saper avere a che fare con i numeri.
Non sei bravissimo? Beh io non sono bravissimo, sono diventato credo bravo ma mi sono affiancato a Te che sei bravissimo in questo.
Eh sì:


quando Tu non hai un’abilità ma sai che come Imprenditore la tua Azienda la deve avere, Tu ti devi dotare comunque di quella competenza.

Io ho avuto la grande fortuna di averti vicino a me da sempre. Di averti come amico e di aver integrato queste tue abilità, addirittura anche di averle imparate anch’io. Quindi per me è stata davvero imprenditorialmente una grande fortuna.

Perciò oggi dico che i numeri sono fondamentali.

 

Saper vendere e comunicare

 

Livio:

L’abilità di vendita e comunicazione, oggi è inevitabile.
Ci metto dentro anche il Marketing.

Ciò significa che devi avere delle abilità che ti permettono di rendere il tuo servizio/prodotto desiderato. Pertanto non esiste un Imprenditore di successo che non sia un bravo Venditore: che poi lo faccia attraverso il Marketing, attraverso il proprio Brand, il posizionamento, la sua comunicazione… Potrei farti mille esempi ma non ce n’è bisogno, lo sappiamo.

Questo è un altro elemento fondamentale.

E se io sono un Dentista, qui come si esplica?
Ma come?! La tua comunicazione con i tuoi Pazienti è fondamentale. Sai quanto comunque i Pazienti tornano vengono da Te perché con Te si sentono bene o si sentono compresi?
Questo non dico a prescindere dalla tua competenza (perché quella diciamo che Chi va da un Dentista per qualsiasi servizio la dà per scontata, si aspetta che la Persona sia competente).

Quello che invece fa la differenza è come Tu mi tratti, come mi fai sentire quando sono lì, che tipo di Paziente mi fai sentire.
Non solo la comunicazione che hai con i tuoi Collaboratori, non solo la tua abilità di saper guidare il tuo Team, insomma tutte queste cose qua.

La parte della comunicazione oggi è fondamentale…

 

La comunicazione come strumento per la fidelizzazione

 

Andre:

Entro un attimo nel discorso, perché molti non sono consapevoli di quello che stai dicendo.
E cioè di quanto la loro comunicazione sia una ragione di fidelizzazione dei loro Pazienti.

Ecco perché, tra l’altro, ci lavoriamo tanto.

Ma la cosa grave, è che non sono nemmeno consapevoli del fatto che magari, quello che stanno facendo, sta allontanando delle persone.

Pensa che qualche anno fa, proprio prima del Covid, abbiamo presentato un’indagine fatta su 5.000 Pazienti di Studio Dentistico: 2.500 Pazienti li abbiamo presi dai vari clienti dell’Accademia, altri 2.500 li abbiamo presi dalla strada.

E alla domanda con cui abbiamo indagato la ragione principale per la quale le Persone hanno cambiato Studio Dentistico nella propria vita, tante volte il motivo era la relazione con il Titolare e/o con il Personale in generale.

Se sei curioso di approfondire un estratto di quell’indagine, la trovi in questo articolo >> Cosa cercano i Pazienti in uno Studio Dentistico?

La comunicazione e la relazione è un elemento fondamentale.

Inoltre, grazie per non aver ripetuto per la terza volta quella parola che inizia con “V”e finisce con “-endita” perchè che è un altro elemento di atteggiamento estremamente importante. Vedi la gran parte dei Dentisti ha pensieri del tipo: “No ma come, io sono un Medico non devo vendere”.

Fermo restando che tante volte le persone confondono Vendita con Venditore – quel piazzista fastidioso – di fatto io spesso dico:

“Guardate che se rifuggite concettualmente marketing, comunicazione efficace, vendita (chiamiamola come vogliamo) tutto questo mondo qua e non capite che dovete far capire alle Persone perché dovrebbero curarsi da Voi, hanno talmente tante alternative oggi, che non vengono a curarsi da Voi.”

E quella è una principale causa di fallimento.

Ma ti ho interrotto stavi andando sulle persone se ricordo bene…

 

La capacità imprenditoriale

 

Livio:

Il terzo elemento è, come dire, l’atteggiamento mentale rispetto il successo in imprenditoria.

Vale a dire, nel momento in cui Tu vuoi fare l’imprenditore, vuoi essere padrone di Te stesso e creare una realtà lavorativa dove sei Tu in sella e decidi quanto lavorare, quanto guadagnare, con che cosa, come fare e dover rispondere principalmente a Te, ai tuoi Clienti, alla parola data, al tuo anche codice etico-professionale e così via…

…allora Tu devi avere un atteggiamento forte, rispetto alla tua capacità da imprenditore.

E devi avere quindi ambizione, devi puntare in alto, devi volere il meglio per i tuoi Clienti e legare ad esempio, il tuo successo al successo dei tuoi Clienti.

 

In conclusione

 

Interrompiamo l’intervista a questo punto altrimenti diventa troppo lungo, la prossima settimana continuiamo esattamente da dove ci siamo lasciati.

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