Rassegna StampAI: Le novità dal mondo AI
L’AI partecipa al segretissimo meeting Bildergberg
Dal 30 maggio al 2 giugno a Madrid, si è tenuta la 70ª edizione dell’annuale meeting Bildergberg.
Questo incontro, noto per la sua segretezza e per essere svolto secondo le regole di Chatham House, ha incluso discussioni su vari temi tra cui lo stato dell’Intelligenza Artificiale e la sicurezza dell’AI.
Tra il totale dei circa 130 partecipanti tra cui ex e attuali Primi Ministri, c’erano infatti anche Leader aziendali di spicco come i CEO di Google DeepMind, Microsoft AI, Anthropic e Mistral AI.
Dopo essere salita prepotentemente all’ordine del giorno lo scorso anno grazie alla sua vertiginosa ascesa, l’AI è stata uno dei temi dominanti anche quest’anno ma il dettaglio delle considerazioni emerse, non è dato saperlo.
Il Team di robotica in casa OpenAI
OpenAI sta rilanciando il suo Team di robotica dopo aver interrotto gli sforzi nel 2020.
Sebbene OpenAI non abbia annunciato pubblicamente le sue iniziative nella robotica, recenti annunci di lavoro suggeriscono che i nuovi assunti collaboreranno con partner esterni e addestreranno modelli di intelligenza artificiale.
Il fondo interno di OpenAI, ha investito in aziende come Figure AI, 1X Technologies e Physical Intelligence, indicando un rinnovato interesse per la robotica. Figure AI, ad esempio, ha dimostrato un robot con abilità di linguaggio e ragionamento alimentate dai modelli di OpenAI.
Quest’azione suggerisce che OpenAI potrebbe mirare a diventare il “cervello” dietro la forza della robotica, fornendo tecnologia ad altre aziende invece di competere direttamente.
Il precedente sforzo di robotica, nel 2020 era fallito a causa della mancanza di dati di addestramento ma questa volta, OpenAI sembra voler sfruttare i progressi nell’AI per alimentare lo sviluppo della robotica, segnando un cambiamento strategico.
Claude adesso può utilizzare dei tool esterni
Anthropic ha lanciato la funzione “Tool Use” per la famiglia di modelli Claude 3, consentendo all’AI di interagire con strumenti esterni e API.
Tramite l’Anthropic Messages API, Amazon Bedrock e Google Cloud Vertex AI, Claude può ora eseguire compiti, manipolare dati e fornire risposte dinamiche.
È in grado di estrarre dati strutturati da testi, convertire richieste in linguaggio naturale in chiamate API strutturate e automatizzare compiti attraverso le API software.
È il caso ad esempio della piattaforma di apprendimento StudyFetch, che ha integrato Claude per potenziare il suo tutor AI, Spark.E, ottenendo un aumento del 42% nei feedback positivi. Spark.E utilizza Claude per tracciare i progressi degli studenti e navigare tra lezioni e materiali.
Oppure di Intuned, che utilizzando Claude per estrarre dati nella sua piattaforma cloud, ha migliorato la velocità e l’affidabilità delle automazioni del browser.
Secondo l’azienda, l’uso di tool esterni consente a Claude di selezionare lo strumento giusto tra centinaia di opzioni e di combinare strumenti complessi per svolgere una gamma più ampia di compiti.
E non finisce qui: la capacità di Claude di utilizzare immagini come input nelle applicazioni, ha ampliato ulteriormente le possibilità di utilizzo dell’AI.
La nuova funzione di Perplexity AI: trasforma le ricerche in pagine condivisibili
Perplexity AI ha introdotto una nuova funzionalità chiamata Perplexity Pages, che permette di trasformare le ricerche in pagine web formattate e condivisibili. Al momento è in fase di lancio per un numero limitato di utenti ma l’intenzione è di renderla disponibile a tutti gli utenti in futuro.
Questa innovazione fa parte di una tendenza più ampia nell’uso dell’Intelligenza Artificiale per creare contenuti web dettagliati e facili da condividere.
Con Perplexity Pages, la startup mira ad aiutare gli utenti a creare report, articoli o guide in un formato visivamente attraente.
Gli utenti possono trovare nella sezione libreria, l’opzione per creare una pagina avendo anche la possibilità di selezionare il tipo di pubblico – principiante, avanzato o chiunque – per modellare il tono del testo generato.
Perplexity ha dichiarato che i suoi algoritmi lavorano per creare un articolo dettagliato con diverse sezioni, avendo la possibilità di chiedere allo strumento di riscrivere o riformattare qualsiasi sezione, di rimuoverle o di aggiungerne ulteriori su un certo sottotema.
Ci sono stati molti rapporti e continue discussioni su come i contenuti generati dall’AI influenzeranno aree come il blogging, il giornalismo e il web in generale ma Perplexity vede questo strumento come una cura delle informazioni, piuttosto che una generazione di contenuti tramite AI.