Come finanziare la crescita della propria impresa
“A me interesserebbe capire quali strategie si possono utilizzare per finanziare la crescita dello studio. Provo a spiegarmi: il mio progetto sarebbe ampliare lo studio raddoppiando il numero di poltrone, con un conseguente investimento economico che da solo non riesco a sostenere. Un investimento in attrezzature ma soprattutto immobiliare. Come fare quindi per trovare i fondi necessari senza trovarsi in difficoltà? Soci? Banche? Marziani ?”
Sentire questi discorsi mi riempie il cuore, in modo particolare sentendoli fare proprio da Riccardo (mi son tornate in mente le cose che mi ha raccontato, durante un corso, su come è partita il suo Studio).
Ci sarebbe un sacco da dire. Ma cerco di essere conciso, anche se sufficientemente chiaro.
Mi avete sentito dire più volte che fare Impresa significa “spendere denaro per produrre altro denaro”, pertanto costi e investimenti sono un pezzo fondamentale della partita.
E investire bene è sempre l’unica strada per crescere.
Non entro nel merito della valutazione o della portata degli investimenti.
Non tratto questioni fiscali, voglio darvi una risposta che vi faccia ragionare puramente da Piccoli Imprenditori ma con un “grande cervello”.
Per finanziare la crescita di un’attività ci sono 3 modi + 1:
- 2 molto ovvi
- 1 decisamente meno
- e il “+1” a cui non pensa quasi mai nessuno
E no.
Mi dispiace.
Nessuno di questi contempla i Marziani…
#1 – Chiedere soldi alle banche
Ovvio, anzi super ovvio.
Non entro nel merito della forma di finanziamento, voglio piuttosto fare una riflessione da Dentista-Imprenditore.
Questa strada è certamente facilmente percorribile (sempre che i vostri bilanci o le dichiarazioni dei redditi la rendano tale – ricordate infatti che le banche oggi danno priorità alla certezza dell’incasso delle “rate”, rispetto al valore economico dell’investimento).
I soldi poi, oggi, “costano” veramente poco, tanto che in alcuni casi conviene addirittura lasciare il proprio patrimonio investito ed usare i soldi delle banche… guadagnandoci.
Ma la vera cosa su cui riflettere è l’ammontare delle rate rispetto al Cash Flow mensile: dovete evitare di caricarvi di uscite che non vi permettano di mantenere il Cash Flow Positivo con relativa serenità.
Quindi occhio ANCHE alla rata!
PS: se vi presentate con un buon business plan che motivi i risultati dell’investimento, le cose sono più facili.
**#2 – Trovare un Socio **
Ci sono diverse possibilità su cui riflettere.
Alcune che riguardano i **puri soci finanziatori: **non entro nel merito delle opzioni, diciamo semplicemente che mettono soldi nella vostra attività, in cambio di quote e dividendi.
Altre che riguardano i soci finanziatori operativi: il socio ti da denaro, in cambio gli dai una parte della società, ma questa persona da anche un contributo nell’Impresa.
Per scegliere l’opzione del Socio, faccio anche qui un ragionamento importante.
Che sia finanziatore o anche operativo, ma che soprattutto sia allineato a voi… e che sia diverso da voi.
Partiamo dall’allineato a voi…
Io non amo infatti i soci finanziatori che cercano unicamente “una speculazione finanziaria”, perché il loro “drive” è la rendita dell’investimento, probabilmente molto diverso dal vostro, pertanto potreste trovarvi a gestire delle pressioni interne perché tirate verso direzioni diverse.
Perseguire il meglio per i clienti infatti, non sempre ha le stesse priorità che perseguire il massimo profitto.
E perché, il Socio, deve essere diverso?
Perché le differenze arricchiscono.
Quando il socio finanziatore operativo è allineato a voi per valori e missione, ma diverso per competenze (inserendo nell’Impresa quello che voi non siete in grado di dare), avete fatto bingo e aggiungete un valore esponenziale al vostro progetto.
A mio parere è sempre meglio avere una percentuale più piccola di una torta molto più grande e più longeva.
PS: se manca l’allineamento valoriale e sulla Missione lasciate perdere! Andate incontro solo a disastri nel medio e lungo periodo.
#3 – Usare i soldi dei clienti
Dipende ovviamente dall’entità dell’investimento.
Ma applicare una strategia di aumenti delle vendite (dipende ovviamente dalla saturazione) e di incassi anticipati, vi permette di finanziare l’attività, oppure di mitigare/annullare gli effetti del Punto #1.
Voi sapete quanto martelli sugli incassi anticipati, questo è un motivo in più per farlo.
Attenzione però.
Tutto deve essere ben bilanciato per mantenere i tempi e il livello del servizio allineati ai vostri standard.
E QUELLA A CUI NON PENSA QUASI MAI NESSUNO?
+1 – Lasciare la P.Iva per una Srl
Con una Srl pagate meno tasse sugli utili “non prelevati”, rispetto a quanto pagate con una semplice P.Iva (o con altre forme societarie).
Di conseguenza **nelle casse della Srl rimangono più risorse per fare investimenti **(senza contare ai maggiori benefici fiscali o alle maggiori opportunità che via via si generano proprio per questa forma fiscale).
Certamente questa strada serve per preparare un investimento, non è una soluzione per avere della liquidità immediata.
Io quale preferisco?
Contestualizzando agli obiettivi di Riccardo, che lo portano a dover investire in attrezzature e immobili (senza poi considerare le Risorse Umane da aggiungere), opterei certamente per..
… un Mix ben calibrato composto dalle opzioni precedenti.
Buoni investimenti!
Andre