Essere un Titolare di Studio Dentistico, significa essere chiamato ogni giorno a prendere delle decisioni: tanto in ambito clinico quanto in quello extra-clinico.
Eppure, nell’esercitare il proprio potere decisionale in questi due ambiti, un Dentista – ahimè! – segue due approcci molto differenti e che portano a fare delle scelte qualitativamente molto diverse…
…Ma facciamo un passo indietro!

In equitazione si parla di binomio per definire l’accoppiata Cavaliere (o Amazzone) & cavallo….
…Tant’è che si raggiunge il binomio perfetto, quando la sinergia che si genera tra questi Due, è in grado di produrre risultati straordinari.

In questo episodio (ovviamente!) parliamo di un altro binomio e cioè, guardiamo al binomio del Profitto: vedi, per prendere decisioni di Qualità, adatte a farti ottenere dei Risultati di Qualità, devi interrogare e fare interagire due elementi fondamentali…
Stai pensando: “Andrea ma io ho già il Gestionale…”?
E se ti dicessi, che non solo non basta avere il Gestionale ma che i dati che stai raccogliendo e utilizzando per prendere le decisioni, molto probabilmente non sono veramente quelli più utili per Te?

Immergiti in questo articolo per scoprire da “Chi” è composta l’accoppiata Vincente del Profitto dello Studio!

Il calcolo della marginalità delle prestazioni e quindi della ripartizione dei costi fissi dello Studio Dentistico, è un tema che vede contrapporsi due veri e propri schieramenti di approccio.

Da un lato, si trovano i Titolari di Studio che ripartiscono i costi in funzione del calcolo della distinta base… Dall’altro lato, invece, si trovano i titolari che attribuiscono i costi in base al centro di costo…
Ma quale è l’approccio corretto?

In questo articolo facciamo chiarezza sull’argomento, partendo dal perchè è fondamentale saper calcolare la marginalità: il margine infatti è quel fattore che non sono consente di capire quanto la produzione dello Studio sia performante ma anche le azioni che il Titolare può (o non può) mettere in atto!