Come comunicare con il Consulente del Lavoro per ottimizzare i costi del personale dello Studio Dentistico
Ciao e Benvenuto o Benvenuta in questa nuova puntata di Grassi Risultati in Odontoiatria.
In questo episodio voglio condividere con Te, alcune considerazioni che ritengo molto importanti per gestire al meglio gli aspetti burocratici, formali e contributivi, legati alle Risorse Umane.
Questo episodio nasce da un bellissimo recente appuntamento fatto all’interno della Profit Monday Society: la Membership riservata ai Titolari di Studio Dentistico che stanno implementando il Sistema Operativo profit Monday.
Una volta al mese, ci incontriamo per trattare in 2 ore e mezza un argomento specifico in maniera molto focalizzata, per permettere a quei Titolari di avere nuove strategie, nuovi strumenti e nuove tattiche per migliorare le performance del proprio Studio.
E questo mese (marzo 2023), visto che le Risorse Umane sono una tematica che ci troviamo ad affrontare sistematicamente con i Titolari di Studio, abbiamo approfondito l’argomento con particolare riguardo alla parte contrattuale, burocratica e formale.
L’inserimento di nuove Persone nel Team
L’ampliamento dell’organico dello Studio è innegabilmente una delle belle conseguenze della crescita delle performance dello Studio.
Performance che:
– da un lato portano a saturazione più poltrone e di conseguenza hanno bisogno di un maggior numero di ASO;
– dall’altro lato, fanno aumentare il volume di Pazienti gestiti e quindi hanno bisogno di “più potenza di fuoco” all’interno della Segreteria.
L’inserimento di Nuove Persone è una tematica che fa parte della Bella Crescita dello Studio Dentistico e di conseguenza si porta sempre dietro tante domande tecniche e pratiche relativamente a questo mondo.
Un mondo che in Italia, ahimè, è particolarmente complesso proprio per la quantità di norme e per la modalità “legalese” con cui queste norme sono state scritte.
Da qui, ho deciso di invitare una Super Ospite esperta, specializzata da più di 20 anni nel mondo delle Risorse Umane ed in particolare con Clienti nel mondo dell’Odontoiatria.
Ovviamente questa puntata non può essere un riassunto di quelle 2 ore e mezza (e non ha nemmeno l’obiettivo di farlo).
Tuttavia, durante quella serata, con i Titolari presenti sono uscite alcune domande le cui considerazioni sono state estremamente importanti.
E voglio condividerle con Te. Perché queste considerazioni, possono portare con sé trappole o acceleratori nella velocità e semplicità con cui fai crescere il tuo Studio.
Quale formato scegli?
A questo punto puoi decidere se ascoltare questo argomento grazie alla puntata del podcast “Grassi Risultati in Odontoiatria”, guardare il video oppure se immergerti nella lettura delle mie parole.
A Te la scelta!
Qui sotto puoi ascoltare il podcast
Qui puoi guardare il video
Oppure continua a leggere.
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Innanzitutto mi preme fare un piccolo disclaimer.
Il mio obiettivo non è quello di darti delle indicazioni precise e contrattuali rispetto alle tue Risorse Umane.
Il Podcast non è tantomeno il contesto corretto per poterlo fare.
L’obiettivo di questa puntata è in primis:
Aumentare la consapevolezza
Vi sono infatti alcuni elementi che sono strategici e cruciali.
In tutti questi anni, sia all’interno dell’Accademia per lo Sviluppo Imprenditoriale dello Studio Dentistico, che nella Ekis Business School, ho visto scivolare su questo argomento veramente tanti Liberi Professionisti e Piccoli Imprenditori.
Nel senso che hanno costruito il loro team in maniera non totalmente smart ed intelligente.
Aumentare la tua consapevolezza su questo argomento ti consente di indirizzarti meglio al confronto con Chi ti aiuta in questo campo.
E voglio partire proprio da qua perché credo che sia un punto nevralgico:
Il rapporto con il Consulente del Lavoro
Il rapporto con questa figura – strategica per Chiunque voglia fare Impresa – è al pari di quello con il Commercialista.
E allo stesso modo di quanto accade con il Commercialista, bisogna evitare un errore di approccio molto comune.
La scarsa conoscenza di una materia – soprattutto quando è complessa – porta molti Titolari di Studio ad estraniarsi dalla questione ed abdicare completamente la propria responsabilità.
Facendo così domande, molte volte generiche, al proprio Consulente. Talmente generiche che molto spesso portano alle risposte meno utili.
“
L’ignoranza fa – appunto – ignorare informazioni.
Informazioni che, proprio perché ignorate, non possono essere utilizzate per fare dei ragionamenti più strategici, in virtù dei quali fare le domande giuste e arrivare così a prendere le decisioni giuste.
”
E tutto questo ha ovviamente un impatto sui risultati.
Ma non solo.
Ha anche un’altra tipologia di impatto, nel momento in cui ci si interfaccia con il Consulente del Lavoro.
Vediamolo con un esempio per capire al meglio la questione…
“Devo inserire una Persona: cosa devo fare?”
La risposta del Consulente del Lavoro molto spesso è:
“La devi assumere a tempo indeterminato”
Con tutti i nessi e connessi.
La risposta è sbagliata?
Certamente no.
È altrettanto vero però, che se andiamo a guardare ciò che la normativa mette a disposizione, quella risposta è parziale.
Perché la verità è che ci sono…
Le diverse forme di assunzione che possono essere prese in considerazione
Perché allora la risposta che arriva dal Consulente del Lavoro, è così limitata in termini di range di alternative?
Parlando e confrontandomi con Professionisti del settore, la risposta intellettualmente onesta, è:
“È tutto così complicato che si rischia di commettere degli errori. E la normativa varia così velocemente, che rimanere aggiornati è un mestiere. Mestiere che Qualcuno non ha voglia o tempo di fare.”
Non entro nel merito della questione.
Di fatto ci sono circolari su circolari e rimanere aggiornati sulla questione che ha dei “confini molto grigi”, è tutt’altro che semplice.
Immagino che anche a Te sia capitato di confrontarti con più Consulenti e aver ricevuto risposte diverse.
Ad esempio, proprio in quella serata, c’è stata un’interessante disquisizione in merito al fatto se un’ASO potesse essere assunta come Apprendista.
Ma non voglio entrare nel tecnico.
Un’altra ragione per la quale le risposte dei Consulenti del Lavoro, sono tante volte parziali, derivano dal fatto che…
Tenersi aggiornarti è un mestiere
E a ciò si collega il fatto che si possono commettere degli errori e vi è una certa Responsabilità Professionale.
Da qui, ne deriva che la risposta “facile” è:
“Beh, assumili punto e stop.”
Questa certamente per un Consulente del Lavoro, è la risposta più semplice ma non è detto che sia la soluzione migliore per Chi quell’inserimento lo deve fare.
Pertanto, la prima importante considerazione che voglio fare con Te, è di:
“
tenerti sempre la responsabilità della decisione e della valutazione, senza mai abdicarla.
”
Non dare quindi mai ad un Consulente Esterno il potere di dirti cosa devi fare nella tua Attività.
Ovviamente non devi essere un Esperto della materia e farti Tu il lavoro ma devi, di fatto, fare alcune cose.
L’importanza di saper andare oltre
Ciò significa che non devi arrenderti alla prima risposta che ti viene data con quel “C’è questa strada e basta.”
Non ti fare fermare dalle prime resistenze e scava. Metti in discussione quello che ti viene detto. Non prendere tutto come oro colato.
Magari, prima di un appuntamento importante con il Consulente del Lavoro, leggi qualcosa, cerca in Google, eccetera.
Cerca quindi di aumentare il tuo livello di consapevolezza perché meno cose sai, più ti fermi facilmente.
“
Più cose sai, magari non perfette, puoi fare delle domande che spingono al ragionamento e spingono il tuo Consente del Lavoro ad esplorare dei territori che ha mentalmente escluso.
”
So bene che un bravo Consulente non dovrebbe aver bisogno di un approccio di questo tipo.
Ma se sei il Titolare di uno Studio Dentistico, hai imparato a conoscere gli esseri umani, sai che delle cose succedono e alla fine della fiera, è la tua Attività che ne va di mezzo.
E quindi è meglio adottare questo approccio e trovare il giusto Partner.
Esattamente come ciò che accade con il Commercialista, non deve trovarti la soluzione più comoda per Lui ma deve costruire la miglior soluzione per Te.
Soluzione che riguarda ovviamente ciò che è regolare per mantenerti in sicurezza. Ma anche le Tue caratteristiche particolari, i tuoi obiettivi di crescita, la velocità con la quale vuoi fare questa crescita, la tipologia di ruolo per il quale stai facendo un’assunzione.
Da qui ne deriva infatti un’altra considerazione:
Non esiste una formula copia e incolla per le assunzioni
Ciò significa che non esiste un’unica soluzione applicabile per qualsiasi Persona e per qualsiasi Studio.
Perché Persone diverse possono richiedere strategie (di inserimento e di gestione del rapporto di lavoro) diverse, rispetto ad Altre.
Idem dicasi per l’inserimento di una Persona in un ruolo rispetto ad un altro. Od anche in uno Studio di certe dimensioni rispetto ad uno più piccolo, si può portare dietro ragionamenti diversi.
Anche perché il costo del lavoro, è una delle voci che cubano di più all’interno del Bilancio.
Per questo c’è un parametro che devi correttamente prendere in considerazione quando ragioni un inserimento delle Risorse Umane.
Vediamolo con esempio.
Ipotizziamo che Tu decida di attivare una nuova poltrona e quindi ti trovi a pensare: “Voglio inserire una Nuova ASO”
La domanda è:
“Quanto deve produrre quella poltrona affinché Tu possa pagare i costi della nuova ASO?”
In linea generale, ciò che accade è che se Tu, chiedi al tuo Commercialista, quanto ti costa inserire una Persona, la risposta che ottieni è un costo parziale rispetto a quello che è il reale costo di una Persona che inserisci all’interno del tuo Staff.
Ipotizzando che Tu voglia dare alla nuova ASO 1.200€ netti mensili, normalmente la risposta che ti viene data è:
“Beh, considera che la retribuzione lorda mensile è di circa 1.500€. E considera che la retribuzione annua lorda di questa Persona, è la retribuzione lorda mensile moltiplicata per le 14 mensilità.”
Pertanto, facendo il calcolo matematico, dare quei 16.800€ netti all’anno, te ne costano 21.000€.
Ecco: non c’è niente di più sbagliato e parziale.
La risposta può essere corretta dal punto di vista di costo mensile di esborso che hai. Ma in realtà la questione è più complessa.
Tant’è che i Consulenti del Lavoro più strutturati, ti spiegano che la realtà è diversa.
Devi considerare che c’è una parte di INPS a carico del Dipendente e poi ce ne è una parte che è a carico dell’Azienda.
Ma non solo.
La Persona lavorando, matura un TFR. È un costo differito ma prima o poi Tu lo dovrai pagare.
È un costo occulto che si accumula annualmente e che deve essere considerato.
E non è finita qua.
La Persona ha delle ferie e dei permessi che si accumulano. Quindi nel momento in cui non è a lavoro, stai comunque sostenendo un costo perché la stai pagando lo stesso.
Tra l’altro se ferie e permessi non sono gestiti correttamente all’interno della strategia dello Studio, si accumulano.
E nella malaugurata situazione in cui una Persona va via, possono accadere due cose:
- o quella Persona sta a casa anticipatamente per smaltire quei giorni;
- oppure glieli devi pagare.
In ogni caso, ferie e permessi non goduti sono un altro costo occulto.
A ciò si aggiunge l’INAIL.
I costi della busta paga.
Mensilmente c’è il rateo della tredicesima e della quattordicesima.
E i contributi sulle mensilità aggiuntive e i vari costi accessori.
Vuoi farla facile?
Ti spiego il calcolo che faccio io in primis e che faccio fare ai Titolari di Studio…
La formula di calcolo prudenziale del costo di un Dipendente
Un Dipendente, il cui compenso netto mensile è 1.000€, considerati tutti i vari costi, all’Azienda, costa circa 2.300€.
E questo perché, considerate tutte le suddette tematiche, il fattore di moltiplicazione è di circa 2,3.
È evidente quindi che il numero da considerare è profondamente diverso.
Tutto questo è estremamente importante perché parte tante volte dall’inizio che è il rapporto con il Consulente del Lavoro e poi si espande alle:
Forme di assunzione agevolate
Come anticipato, ci sono delle forme di assunzione agevolate. Bisogna esserne consapevoli e bisogna essere supportati da questo punto di vista.
Ci sono delle forme di assunzione agevolate, che permettono di ottenere – almeno per un determinato periodo di tempo – degli sgravi contributivi.
Non è mio obiettivo entrare nel merito delle singole forme ma metterti nelle condizioni di poterti interfacciare con il tuo Consulente facendogli delle domande diverse che ti consentano di approfondire maggiormente il tema.
È il caso dei Tirocini.
C’è l’opportunità dell’Apprendistato che è interessante. E soprattutto c’è la forma di Apprendistato che è stata inserita per i percettori della NASPI.
Ci sono sgravi per le Donne Inoccupate da almeno 24 mesi, per gli over 50, disoccupati da almeno 12 mesi, gli under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.
Tra queste casiste ve ne sono alcune che permettono degli sgravi anche del 100% per lunghi periodi.
E Tu “le devi” prendere in considerazione perché:
“
Fare impresa significa spendere del denaro, per produrre altro denaro, disponendo di un Sistema efficiente.
”
Se hai a disposizione delle forme di assunzione agevolate, nell’ottica di fare crescere il tuo Studio dentistico, è assolutamente importante che Tu le prenda in considerazione.
Perché il denaro che non metti lì, è denaro che puoi intelligentemente investire in altri ambiti della tua Attività, per poterla fare funzionare al meglio.
I soldi che risparmi, potrebbero finanziarti il leasing per il noleggio di una nuova attrezzatura che ti permette di aumentare la Qualità Clinica che offri ai Pazienti, permettendoti di disporre di uno strumento di Marketing in più.
“Ma di quante cose mi devo occupare?”
Tante volte mi hai sentito dire che “Fare Impresa in Italia è un’Impresa”.
Fatto sta però è che le opportunità, poche che siano, ci sono.
E non possiamo giustificarci dietro il “È tutto troppo complesso” per non andare a coglierle.
Altrimenti, ne soffriamo noi. Non ne soffre nessun altro.
Il Dipendente che inserisci con una forma “meno intelligente”, percepisce ciò che è giusto dal suo lato. Ma se Tu spendi soldi che avresti potuto ottimizzare, stai spendendo soldi in una maniera non intelligente che comunque ha un impatto sull’Organizzazione.
In conclusione
Ho creato questa puntata con l’obiettivo di farti avere un approccio diverso anche a questo mondo.
Il mio consiglio è: informati, ascolta, cerca in internet, sii curioso.
Non per divenire esperto della materia ma perché avere informazioni è fondamentale per fare ragionamenti.
Quindi prima di andare dal Consulente, documentati. Fai domande, scava. Non ti fermare all’inizio.
E se ti accorgi che il tuo Consulente non ha nei tuoi confronti un approccio da Partner, valuta di cambiarlo.
Perché il Consulente del Lavoro e il Commercialista “che fanno semplicemente il compitino” sovradimensionando la questione, per rimanere Loro in una zona di sicurezza, non ti stanno dando appieno il servizio per il quale stai pagando.
Ricorda infatti che il contributo del Consulente è estremamente strategico.
Quindi procurati gli scudieri corretti.
Perché queste Persone ti coprono le spalle da una parte ma sono anche quelli che affilano le tue armi, tengono la tua armatura ben oliata e in ottime condizioni per poter fronteggiare tutte quante le sfide e tutti quanti gli attacchi che arrivano dal mondo nel momento in cui si fa impresa.
E se non li reputi all’altezza: cambia.
Ti ricordo infatti che:
“
Lamentarti non è una strategia perché non produce risultati di tipo diverso. Piuttosto procurati le informazioni che ti servono.
”
E tieni bene a mente che ogni cosa di cui parliamo in questi articoli, che non sai gestire al meglio, ti costa del denaro.
Pertanto, se hai bisogno di un supporto per aumentare le performance del tuo Studio, noi tutti dell’Accademia per lo Sviluppo Imprenditoriale dello Studio Dentistico, siamo felici di aiutarti.
Da dove iniziare?
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