C’è una grande differenza tra “essere in movimento” e “essere in azione”

E questa differenza credo che sia fondamentale per i risultati di qualsiasi Persona ma diventa cruciale quando, i risultati in questione, sono quelli di un Libero Professionista o di un Piccolo Imprenditore.

Essere in Movimento o Essere in Azione: ecco perché i Risultati della Tua Attività non ti soddisfano

Quando un Libero Professionista un Piccolo Imprenditore è in movimento significa che è impegnato a fare delle cose.

Quelle cose che pensa che siano quelle giuste per ottenere il risultato di fine anno che vuole ottenere.

Quando un Libero Professionista o un Piccolo Imprenditore è in movimento, fa un po’ di strada, fa delle cose poi torna qui, fa un altro po’ di strada, va lì e poi torna qui, fa un altro po’ di strada e poi torna qui…É un continuo andare e venire da diverse direzioni.

Ed il fatto è, che quando è in movimento, fa tanti km ma alla fine resta sempre nello stesso punto.

E ciò perché essere in movimento, significa fare delle cose ma non necessariamente quelle che sono fondamentali per il risultato di fine anno. 

E considera, che non sto parlando di quelle attività che servono per generare un po’ di profitto è un po’ di soddisfazione professionale.

Sto parlando di quelle che servono per generare abbondante profitto e abbondante soddisfazione professionale.

Qual è la differenza invece dell’Essere in Azione?

Essere in azione significa invece occuparsi di quelle cose che sono in grado di portarci uno step dopo l’altro al raggiungimento del risultato di fine anno.

Oppure, se vuoi alzare la testa e guardare un pochino più lontano, nella realizzazione del tuo Grande Piano, la tua Visione tra 3, 4 o 5 anni.

Ma perché quindi molti Liberi Professionisti restano in movimento e la maggior parte di loro non riesce ad essere in azione?

Le ragioni principalmente sono due e poi ce n’è una terza un pochettino subdola.

La prima ragione è che… 

La maggior parte dei Liberi Professionisti e Piccoli Imprenditori non sa quali sono le cose da fare

Quali sono cioè le cose più importanti per ottenere quel risultato di profitto.

Ecco perché è così tanto in movimento. 

Perché cerca di fare delle cose.

Entra in quello che io chiamo “l‘effetto ventilatore” e che ho già citato in questo articolo.

Vale a dire che gira, gira, gira, muove un sacco d’aria…ma alla fine resta sempre fermo lì dov’è. 

E un Libero Professionista o un Piccolo Imprenditore molto spesso cade in questa modalità, perché sente di dover fare delle cose ma non sa bene quali.

E sai perché?

Perché la maggior parte dei Liberi Professionisti e Piccoli Imprenditori sono delle Persone estremamente esperte o profondamente innamorate del loro prodotto o servizio ma ignorano quasi completamente tutte le altre strategie.

Strategie che devono stare attorno a un prodotto di qualità per riuscire a venderlo in abbondanza e per riuscire a creare un abbondante profitto e un’abbondante soddisfazione professionale.

Abbiamo visto quindi che “non sapere quali sono le azioni corrette da fare” è la prima ragione.

Arriviamo quindi alla seconda ragione…

Tantissimi Liberi Professionisti e Piccoli Imprenditori non sanno costruire un Piano che li accompagni dall’inizio alla fine dell’anno fiscale 

Cosa significa avere un Piano?

Immagina che affrontare ogni anno fiscale sia come fare la scalata dell’Everest.

La cima dell’Everest che vuoi raggiungere, rappresenta i risultati che stai cercando.

E la vetta la raggiungi, Campo Base dopo Campo Base.

La maggior parte dei Liberi Professionisti e Piccoli Imprenditori, non sa costruire un corretto Piano che li possa accompagnare in una maniera efficace nella loro “scalata”.

E la conseguenza, è che restano in movimento, facendo tante cose.

A questo punto si colloca la terza – subdola – ragione che li fa sentire frustrati da una parte ma contemporaneamente giustificati.

Come è possibile?

Semplicemente perché, alla fine della giornata, alla fine del mese, alla fine del trimestre, alla fine dell’anno…

Molti di Loro non hanno ottenuto il risultato che stanno cercando ma guardandosi indietro, ripensando a tutto quello che hanno fatto, si giustificano.

Ripensando cioè a quanto vorticosamente hanno girato nel cercare di produrre il risultato, in un certo senso si giustificano. 

Di fatto: non imparano niente né non aggiungono nulla alle loro conoscenze e alle loro esperienze.

E così facendo, creano i presupposti per far sì che l’anno fiscale successivo, sia probabilmente molto simile a quello appena terminato.

Il circolo vizioso che si innesca più o meno, suona così:

“Non ho ottenuto il risultato di profitto che volevo…

…Ho lavorato come un matto…

…Provo una profonda frustrazione…

…E mi giustifico per tutto il movimento che ho fatto perché, ahimé, alla fine non era colpa mia.”

Ecco: questa non è la strategia che ti serve per arrivare ad ottenere abbondanti risultati di profitto e la soddisfazione professionale che stai cercando. 

Devi smettere una volta per tutte di essere semplicemente in movimento e devi entrare in azione.

Ecco perché durante “Profitto Svelato!” ti spiego passo passo una Strategia che ti permette di fare queste due cose insieme