Istruzioni per renderti INFELICE (parte 1)
STOP.
Fermati un secondo e pensa a questa domanda:
“Se esistesse un manuale di istruzioni che garantisse a qualsiasi Titolare di rimanere sempre stressato, sempre insoddisfatto e sempre in difficoltà economiche… tu lo compreresti?”
Ovviamente no.
Eppure…
Veramente tanti Titolari seguono questo manuale alla lettera.
Ogni giorno. Senza saperlo.
È un manuale scritto da uno dei più grandi psicologi del ventesimo secolo: Paul Watzlawich.
Si chiama “Istruzioni per rendersi infelici”.
E prima che tu pensi che io ti stia prendendo in giro… sappi che questo manuale esiste davvero.
È stato pubblicato nel 1983.
Ed è diventato un bestseller mondiale.
Non perché le persone vogliono essere infelici.
Ma perché finalmente qualcuno aveva spiegato scientificamente perché facciamo sempre le cose che ci fanno stare male.
Perché sabotiamo inconsciamente i nostri stessi risultati.
Perché più ci impegniamo a migliorare, più le cose peggiorano.
E in questo e nel prossimo episodio… ti svelo questo manuale.
Perché se conosci le trappole mentali che ti stanno fregando…
Puoi smettere di caderci dentro.
Ti mostrerò esattamente:
• Perché più cerchi il controllo totale, più controllo perdi
• Come le tue profezie negative si autoavverano
• Perché l’ossessione per la perfezione ti sta paralizzando
• Il paradosso mortale del “ho sempre fatto così”
e altre istruzioni per rendersi infelici.
Ma soprattutto condividerò con te…
Come spezzare questi schemi distruttivi per costruire finalmente quello che ti meriti
Perché vedi…
La maggior parte delle persone non fallisce per mancanza di competenze.
Fallisce perché segue inconsapevolmente delle “istruzioni” che garantiscono il fallimento.
Quale formato scegli?
A questo punto puoi decidere se ascoltare questo argomento grazie alla puntata del podcast “Grassi Risultati in Odontoiatria”, guardare il video oppure se immergerti nella lettura delle mie parole. A Te la scelta!
Qui sotto puoi ascoltare il podcast.
Qui puoi guardare il video
Oppure continua a leggere.
***
Il paradosso dell’infelicità: quando gli sforzi ti allontanano dalla felicità
Watzlawick aveva osservato per decenni i suoi pazienti e aveva scoperto una cosa incredibile:
La maggior parte delle persone infelici non era vittima delle circostanze.
Era vittima dei propri schemi mentali.
Seguivano, inconsapevolmente, delle “istruzioni” precise che garantivano loro di rimanere bloccati, frustrati, insoddisfatti.
E la cosa più assurda?
Più si impegnavano a essere felici, più diventavano infelici.
Watzlawick aveva identificato i paradossi psicologici che trasformano i nostri sforzi per migliorare in trappole che ci incasinano ancora di più.
Ma qui viene il bello…
Credo di aver letto questo libro per la prima volta, nel 1999, e avuto un déjà-vu pazzesco qualche giorno fa ascoltando le condivisioni di alcuni Dentisti.
E mi son reso conto che in realtà molto molto molto spesso, durante i vari appuntamenti di implementazione del Profit Monday Operating System, ho visto Titolari che seguivano alla lettera ogni paradosso che descriveva Watzlawick…
Gli stessi schemi. Le stesse trappole. Gli stessi autosabotaggi.
Come se esistesse una versione del libro scritta appositamente per i dentisti:
“Istruzioni per rendersi infelici Dental Edition”
E il fatto è che tantissimi Titolari di Studio la seguono alla lettera. Senza saperlo.
Quindi iniziamo a scoprire insieme questa sorta di manuale dell’infelicità.
Non perché voglio deprimerti.
Ma perché quando smetti di seguire le “istruzioni per rendersi infelici”…
puoi finalmente costruire lo Studio che ti dà quello che cerchi davvero.
Allora, quali sono i principi di Watzlawick?
Principio #1: La ricerca spasmodica della felicità genera infelicità
Il concetto di Watzlawick: Chi insegue ossessivamente la felicità diventa infelice.
Il Titolare che insegue ossessivamente “lo Studio perfetto” diventa infelice.
Ti suona familiare?
Lo dico sempre ai Dentisti:
“Allenate quotidianamente la vostra mente a cercare piccole cose che non vanno ignorando quelle che invece funzionano”
Ti succede ad esempio quando guardi una bocca alla ricerca di una piccolissima carie in un dente.
Aggiungi a questo che il lavoro clinico ha una sola alternativa: o è fatto bene, o e fatto bene.
E la conseguenza di questa continua programmazione mentale è un condizionamento che vedo sabotare una grande fetta di Dentisti.
Guardano l’organizzazione dello Studio, e notano tutto quello che non va, ignorando invece tutto quello che funziona.
E visto che non hanno uno Studio perfetto, allora si impegnano per renderlo tale.
Ma non esiste l’impresa perfetta, non c’è n’è nessuna.
Neanche le più efficienti aziende sul pianeta sono perfette.
E di conseguenza questa ricerca di perfezione li immerge in un circolo vizioso di frustrazione…
Assumi la segretaria “perfetta”… e dopo tre mesi noti che ha dei difetti, nonostante la tonnellata di pregi.
Allora pensi: “Per raggiungere i miei obiettivi devo trovarne una ancora migliore.”
Risultato?
Sei sempre in modalità “quando avrò… allora sarò…”.
Non sei mai nel presente. Non sei mai soddisfatto.
Sei solo sempre a rincorrere la prossima “soluzione magica”.
Come non esserne vittima
Smetti di pensare in termini di “quando avrò… allora sarò”.
Invece, chiediti: “Quante cose ho migliorato dall’ultima volta? Quali sono le cose che funzionano?”
Principio #2: Le profezie che si autoavverano
Il Concetto di Watzlawick: Le nostre convinzioni negative si materializzano perché influenzano inconsciamente i nostri comportamenti.
“I pazienti non accettano mai i piani di cura perché sono troppo cari.”
E così cosa fai?
Presenti il preventivo con un tono sfiduciato, quasi scusandoti.
“Ecco… questo sarebbe il preventivo… ma immagino che le sembrerà caro…”
Il paziente percepisce la tua insicurezza.
E cosa fa? Rifiuta.
E tu?
“Visto? Lo sapevo. I pazienti non accettano mai.”
oppure:
“Il mio Team non è motivato.”
E così li tratti come incapaci. Non li formi. Non li coinvolgi nelle decisioni. Non li fai crescere.
Loro si demotivano davvero.
E tu?
“Visto? Non sono motivati.”
Profezia realizzata.
O ancora:
“Il settore è troppo concorrenziale.”
E così non investi in marketing. Non migliori la comunicazione. Non fai nulla per differenziarti.
Perdi pazienti.
E tu?
“Visto? È troppo concorrenziale.”
Profezia realizzata di nuovo.
Come non esserne vittima
Focalizzati su profezie utili.
Invece di pensare: “I pazienti non accettano mai”
Chiediti: “Come posso presentare i piani di cura in modo più efficace?”
Invece di “Il team non è motivato”…
Chiediti: “Come posso creare un ambiente che motiva e fa restare motivato ogni membro del team?”
Invece di “È troppo concorrenziale”…
Chiediti: “Come posso differenziarmi dai concorrenti?”
Le domande giuste portano alle azioni giuste.
Le azioni giuste portano ai risultati giusti.
Principio #3: L'illusione del controllo totale
Il Titolare vuole controllare personalmente:
- Ogni singola prestazione
- Ogni singolo appuntamento
- Ogni singola cosa viene fatta
Risultato?
È sommerso di dettagli. Non ha tempo per la strategia.
Non può delegare. Non può crescere.
È diventato il collo di bottiglia del suo stesso Studio.
E cosa succede quando manca un giorno? Tutto si blocca.
Più controllo ha voluto, meno controllo ha ottenuto.
Oppure:
Si arrabbia per ogni disdetta dell’ultimo minuto.
Come se potesse controllare i pazienti al 100%.
Si stressa per ogni recensione negativa online.
Come se potesse controllare i comportamenti degli altri.
Il paradosso del controllo: più energie spendi cercando di controllare l’incontrollabile, meno energie hai per controllare il controllabile.
Come non esserne vittima
Distingui il controllabile dall’incontrollabile.
Controllabile:
- I tuoi protocolli operativi
- La formazione del tuo team
- La qualità del tuo servizio
- La tua comunicazione
Incontrollabile:
- Le disdette dell’ultimo minuto
- Le reazioni di tutti i pazienti o dei membri del team
- Le crisi economiche
Investi energia solo su quello che puoi controllare.
Accetta quello che non puoi controllare.
Principio #4: La fedeltà distruttiva al passato
Il Concetto di Watzlawick: Rimanere attaccati al passato impedisce l’evoluzione.
“Ho sempre fatto così e ha sempre funzionato.”
Anche se ora è evidente che non funziona più.
Il mondo è cambiato. I pazienti sono cambiati. La concorrenza è cambiata.
I sistemi di comunicazione sono cambiati.
Ma tu no.
Tu continui con il sistema di 20 anni fa.
E ti chiedi perché i risultati non arrivano più.
Oppure:
Mantieni Collaboratori inadeguati per “lealtà” o “pietà”.
“Mario è qui da 15 anni… non posso licenziarlo.”
E così tieni una persona che demotiva tutto il resto del Team.
Che non cresce. Che non si aggiorna.
Per una distorsione del concetto di “lealtà”, perché è di questo che stiamo parlando, stai sabotando tutto lo Studio.
Tienila se per i tuoi valori è importante, ma organizza un piano per evitare gli effetti negativi che genera.
O ancora:
Usi ancora sistemi obsoleti perché “li conosci bene”.
Il gestionale del 2005. Le cartelle di carta. Il fax.
“Li conosco bene, perché dovrei cambiare?”
Perché mentre tu rimani fermo, i tuoi concorrenti avanzano.
Come non esserne vittima
Metti in discussione tutto quello che fai da più di 3 anni.
Chiediti: “Se dovessi riorganizzare lo studio da zero oggi, lo farei allo stesso modo?”
Se la risposta è no, allora è probabilmente ora di evolvere.
La lealtà al passato non ti fa onore. Ti fa rimanere indietro.
Conclusione
Uno di questi quattro principi fa parte, anche nel tuo caso, delle “istruzioni per renderti infelice”?facciamo un momento di condivisione onesta.
Io, per esempio, ho dovuto lavorare molto su me stesso per abbandonare il bisogno di controllo.
In passato pensavo fosse uno strumento utile per raggiungere il successo.
In realtà, mi stava bloccando.
E tu, di cosa sei vittima?
Per ora ci fermiamo qui.
Mi state già “sgridando” perché le puntate sono troppo lunghe…
Quindi concentrati su questi quattro principi.
La prossima settimana parleremo degli altri cinque.
Ti aspetto nel prossimo articolo.
ciao
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