Delega efficace in 5 step: il sistema per avere più tempo e un Team autonomo
Se quando assegni i compiti ai membri del tuo Team niente va come vorresti…
…il sistema di delega che ti spiego in questo articolo potrebbe liberarti un sacco di tempo e toglierti tante frustrazioni.
Non ha nulla a che fare con assumere Persone più in gamba o pagare stipendi più alti.
Perché la verità è che il 90% dei Titolari confonde “delegare responsabilità” con “abdicare responsabilità” o “scaricare su altri dei compiti”.
E questa confusione rende molti prigionieri della loro stessa Attività.
Se ti è mai capitato di pensare:
“Se non ci fossi io per un giorno, qui crolla tutto”
“Faccio prima da solo che spiegare per la decima volta la stessa cosa”
“Il mio team è bravo, ma per le cose importanti devo esserci sempre io”…
allora potresti star commettendo un errore costoso nella gestione delle tue Persone.
Un errore che ti condanna a lavorare NELLO Studio invece che SULLO Studio.
Quindi in questo articolo ti svelo un framework in 5 step che trasforma il tuo Team da “dipendente dalle tue decisioni” a “ecosistema autonomo che funziona anche senza di te”.
E alla fine di questo articolo, avrai un sistema pratico e replicabile per recuperare parte della tua libertà personale senza sacrificare la qualità del servizio
Quale formato scegli?
A questo punto puoi decidere se ascoltare questo argomento grazie alla puntata del podcast “Grassi Risultati in Odontoiatria”, guardare il video oppure se immergerti nella lettura delle mie parole. A Te la scelta!
Qui sotto puoi ascoltare il podcast.
Qui puoi guardare il video
Oppure continua a leggere.
***
Gli elementi chiave per delegare in modo efficace
Partiamo da togliere un po’ di ambiguità e fare chiarezza su alcuni concetti che a volte vedo confusi nella mente dei Titolari.
Se dici all’ASO di sterilizzare gli strumenti, non stiamo parlando di delega se il compito fa parte delle mansioni del suo ruolo.
La delega subentra quando assegni un compito di qualcuno a qualcun altro, temporaneamente o definitivamente.
E quando deleghi devi avere ben chiaro cosa stai delegando.
Perché puoi delegare un compito, ma lasciare la responsabilità del risultato dove era prima.
Oppure deleghi sia il compito che la responsabilità del risultato.
Questa distinzione è importante perché cambia l’approccio e la gestione della delega.
Ci arriviamo…
Tra l’altro, che tu stia delegando a un Collaboratore esperto o a uno più junior, il macro framework di delega è lo stesso, cambiano solo quanto occorre scendere in alcuni particolari, in funzione della maturità professionale di chi riceve la delega e che ci sia delega anche della responsabilità del risultato oppure no.
Arriviamo anche qui…
Comunque sia delegare non è dire “occupatene tu” e sperare che vada tutto bene.
È creare un sistema in cui le persone hanno:
- Autonomia per prendere decisioni sul compito delegato
- Responsabilità sulle scelte che fanno
- Strumenti e competenze per fare quello che gli è richiesto
- Standard chiari da rispettare
Per te che vuoi creare uno Studio che funziona senza la tua presenza costante e necessaria e che per farlo hai anche bisogno di tempo per lavorare SULLO Studio e non solo NELLO Studio, la capacità di delega è una delle risorse fondamentali.
Ora…
La maggior parte dei Titolari commette 3 errori fatali quando cerca di delegare…
I 3 errori fatali nella delega
Errore #1: Delegare senza dare sufficienti informazioni
Ovviamente dipende da cosa stiamo delegando, ma spesso mancano informazioni di contesto, proprio per contestualizzare in uno scenario più ampio quello che viene delegato.
Altre volte mancano informazioni sul perché che c’è dietro alla delega e il motivo per cui l’attività che viene delegata è importante.
Altre volte mancano informazioni adeguate sul come fare quello specifico compito, che magari chi riceve la delega non conosce adeguatamente.
Se dici ad una Segretaria:
“Maria, ti devi occupare tu dell’organizzazione dell’Open Day di Estetica del mese prossimo perché Giovanna non può”
Non stai delegando, stai solo lanciando un compito su qualcun altro.
Maria ha chiaro il contesto in cui si inserisce l’Open Day e il perché è strategicamente importante?
Maria ha tutte le informazioni o lo stai dando per scontato?
Maria ha tutte le competenze per farlo?
Perché poi magari ti arrabbi se le cose non vanno a finire come vuoi tu.
E comunque perdi tempo in un sacco di retroazioni necessarie a sistemare le cose che ovviamente non vanno come dovrebbero.
Errore #2: Delegare senza condividere gli standard di successo del compito
Quali sono i parametri di successo?
Quali sono gli standard che definiscono che un risultato sia adeguato, soddisfacente, ottimo?
Se deleghi temporaneamente o definitivamente è fondamentale fare questa condivisione.
Perché nella maggior parte dei casi, chi riceve l’attività delegata, non ne ha una idea precisa.
E tu ti trovi con risultati non adeguati, delusioni a destra e manca, o corse contro il tempo per sistemare le cose.
Errore #3: Non definire un sistema di controllo
Che tu stia delegando ad una Persona esperta e matura professionalmente della questione oppure no, oltre alla condivisione di sufficienti informazioni e degli standard del risultato, è importante l’allineamento sul sistema di controllo.
Per sistema di controllo intendo dei momenti di verifica, di check-up e di eventuale ritaratura.
La Persona è sufficientemente matura per poter gestire l’attività e il risultato da sola o è più utile che ci siano dei monitoraggio intermedi dell’avanzamento della questione?
Molti Ttitolari applicano quella che chiamo la Delega Fire and Forget (sparala e dimenticatene) ma la maggior parte delle persone che riceve questo tipo di delega si perde.
E le conseguenze son sempre le stesse:
- frustrazione della persona,
- aspettative disattese,
- e tu che hai mal di pancia e carico di lavoro in più.
Per esperienza i Titolari incolpano i membri del loro Team per i fallimenti delle attività delegate, ma nella maggior parte dei casi è un problema che deriva unicamente dal sistema di delega inefficace.
E prima di entrare nel framework di delega efficace, lascia che ti dica una cosa…
Il vero ostacolo alla crescita: quando lo Studio dipende solo da te
Se mentre mi senti parlare di delega il tuo inconscio ti sussurra all’orecchio…
“Mmmmmh delegare… faccio prima da solo”
Sappi che nel breve termine forse hai ragione.
Se devi spiegare a qualcuno come gestire una situazione complessa, ci metti più tempo che a risolverla direttamente.
Ma nel lungo termine?
È un disastro.
Perché ogni volta che risolvi tu un problema, stai insegnando al team a dipendere da te.
Stai creando quella che io chiamo “dipendenza operativa”.
Devi delegare per creare persone solide che ti permettono di crescere.
E se la vocina “Se non me ne occupo io personalmente, la qualità cala.”
È una paura legittima.
Ma è anche una trappola.
Perché, se la qualità del tuo Studio dipende dal tuo controllo diretto su ogni singola cosa…
allora il tuo Studio non ha sistema qualitativo proprio.
Ha solo te che controlli tutto.
E questo non è scalabile. Perché tu ti affossi e diventi il collo di bottiglia.
Fai pace con queste vocine perché sabotano la tua crescita e sabotano anche la tua capacità di delegare efficacemente.
Il framework della delega in 5 step
Quello che sto per condividere con te è il sistema che uso personalmente e che condivido con i Titolari e i Piccoli Imprenditori che lavorano con me.
Nel tuo Studio si applica alle attività extra-cliniche e assolutamente anche a quelle cliniche.
E anzi, per queste ultime è ancora più strategico e importante se vuoi liberarti dalle catene che ti inchiodano alla poltrona.
Step 1: Identifica cosa delegare
Non tutto può essere delegato.
E non tutto deve essere delegato.
La regola di base è delegare attività a basso valore per la crescita dello Studio per dedicarti a quelle ad alto valore.
Dividi tutte le attività cliniche ed extracliniche del tuo Studio in 4 categorie:
- Le attività ad alto impatto che richiedono alta competenza: le mantieni tu.
- Le attività ad alto impatto che richiedono bassa competenza: le deleghi con controllo stretto.
- Le attività a basso impatto che richiedono alta competenza: le deleghi a persone qualificate.
- Le attività a basso impatto che richiedono bassa competenza: le deleghi completamente.
Step 2: Seleziona il delegato giusto
Non sempre il più bravo è la scelta migliore per la delega.
A volte la persona perfetta tecnicamente non ha tempo.
A volte chi ha tempo non ha le competenze.
A volte chi ha competenze e tempo non ha la motivazione.
Devi valutare 3 fattori facendoti 3 domande:
- Competenza: “Ha le capacità tecniche per farlo?”
- Capacità: “Ha il tempo e le risorse?”
- Motivazione: “È interessato a crescere in quell’area?”
Step 3: Specifica il risultato atteso
Qui casca l’asino per la maggior parte dei Titolari.
Ricordati che devi condividere il PERCHÉ, il COSA e devi dare quante più informazioni sul COME in base all’esperienza e maturità professionale della persona che riceve la delega.
Mi raccomando:
- Sii specifico nel risultato atteso
- Se c’è una scadenza dai una timeline chiara
- Condividete come misurate i progressi
- Allineatevi sui criteri che definiscono un risultato di qualità
Step 4: Trasferisci autorità e risorse se è necessario
Se chiedi a qualcuno di gestire i fornitori, deve avere l’autorità di negoziare e decidere.
Se affidi a un Collaboratore determinate tipologie di cura, deve avere l’autorità di decidere caso per caso come procedere, ma magari non deve avere l’autorità per definire i processi o le procedure dello Studio per quella specifica disciplina.
Quindi definisci e condividi anche gli ambiti di manovra.
Dai accesso alle risorse e chiarifica l’autorità decisionale come viene gestita.
Poi allinea il resto del Team o le Persone che sono coinvolte con gli effetti di ciò che stai delegando.
Niente di più frustrante per chi ha ricevuto una delega di essere poi scavalcato da colleghi che si rivolgono direttamente a te.
Step 5: Il sistema di controllo e feedback
La delega senza controllo è abbandono.
Il controllo senza delega è micro-management.
E tu devi trovare l’equilibrio giusto.
In base al compito delegato e all’esperienza del delegato devi organizzare controlli programmati, non improvvisati:
- Potrebbero essere riunioni di allineamento settimanali
- Potrebbero essere dei check point sui risultati intermedi
- O semplicemente delle revisioni mensili delle performance
Qui per me vale sempre Il principio del “trust and verify”: perché sei tu il responsabile ultimo delle performance dello Studio.
Dai fiducia, e verifica che tutto vada nella direzione giusta.
E non aspettare che le cose vadano male per dare feedback.
Intervieni subito, correggi la rotta, celebra i successi.
3 livelli diversi di delega
Ok. Facciamo un altro paio di passaggi.
Esistono 3 livelli diversi di delega, e ognuno richiede un approccio diverso e in molti casi anche un destinatario diverso:
Livello 1: Delega di Esecuzione
“Fai questo seguendo questa procedura.”
È il livello base.
Dai compiti operativi con protocolli molto chiari.
All’inizio serve un controllo e monitoraggio molto frequente
Livello 2: Delega di Problema-Solving
“Risolvi questo problema entro questi parametri.”
Qui dai autonomia decisionale limitata.
La persona può scegliere come raggiungere l’obiettivo, ma dentro parametri chiari.
Qui magari controlli frequentemente i risultati e periodicamente fai un allineamento sul metodo.
Livello 3: Delega di Area
“Gestisci questa area raggiungendo questi risultati.”
È il livello più avanzato.
Piena autonomia operativa, controllo solo sui risultati finali.
Ecco, vedi…
L’errore che vedo commettere troppo spesso nasce da due fattori.
Da un lato, l’atteggiamento di abdicare alle responsabilità, purtroppo molto diffuso.
Dall’altro, il desiderio di liberarsi velocemente di certe attività, delegando però con il giudizio ottenebrato dalla fretta.
Il risultato è passare direttamente al Livello 3, monitorando sempre troppo poco.
Devi salire gradualmente.
Inizia dal Livello 1, costruisci fiducia, poi sali.
E attenta o attento ad una cosa…
Durante il processo di implementazione della delega, ci sono 4 errori che possono rovinare tutto.
Delega efficace: i 4 errori da evitare
1. Riprendere il controllo alla prima difficoltà
Appena qualcosa va storto, riprendi tu il controllo.
È l’errore più grave.
Stai comunicando al Team che non hai fiducia in loro.
Invece: analizza cosa è andato storto, correggi il processo, e fai ripartire la persona.
2. Non investire tempo nella formazione iniziale
“Tanto lo imparano facendo.”
No. Se non investi tempo nella formazione iniziale, pagherai quel tempo moltiplicato per 10 in correzioni e frustrazioni successive.
3. Cambiare le regole durante il processo
Mentre il Team sta imparando, tu cambi gli standard, i processi, i criteri di successo.
È destabilizzante.
Una volta definite le regole, rispettale per almeno 3 mesi.
4. Punire gli errori invece di usarli per imparare
Se punisci ogni errore, il Team smetterà di prendere iniziative.
Gli errori sono opportunità per migliorare il sistema, non per punire le Persone.
Conclusione
È una necessità per chiunque voglia costruire un’Attività sostenibile e una vita equilibrata.
Non importa se hai 3 Persone o 30.
I principi sono gli stessi.
Non stai cedendo il controllo, stai moltiplicando le tue capacità attraverso altre Persone.
E questo ti permette di:
- Concentrarti su quello che sai fare meglio
- Crescere senza essere il collo di bottiglia
- Vivere senza essere schiavo del tuo Studio
- Costruire un asset che vale anche senza di te
La strada non è sempre facile.
Richiede pazienza, costanza, a volte anche coraggio.
Ma quando vedi il tuo Team lavorare autonomamente, quando puoi assentarti senza ansia, quando il tuo Studio cresce anche senza la tua presenza costante…
Capisci che ne è valsa la pena.
Inizia oggi stesso.
Scegli una piccola responsabilità e delegala seguendo il framework che ti ho spiegato.
Settimana dopo settimana, delega dopo delega, costruirai un Team autonomo e uno Studio che funziona davvero.
E ricorda: ogni grande Studio è iniziato con un Titolare che ha imparato a fidarsi del suo team.
Ora tocca a te.
Ciao,
ti aspetto nel prossimo articolo.
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